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Sezioni

Il Comune di Rhêmes-Saint-Georges, nella sua destra orografica, è inserito nel Parco Nazionale del Gran Paradiso e questa condizione lo identifica, in quanto paese ambientalmente integro e dalle grandi potenzialità naturalistiche.
Flora, fauna sono vivibili in tutte le stagioni dell’anno appena fuori dall’uscio di casa: questa la proposta di un piccolo paese che di natura vive tutti i giorni.

Le montagne

Il Comune è collocato in una vallata i cui confini laterali, sono costituiti da cime montane, alcune delle quali vere e proprie vette alpine. Partendo dal fondo del territorio comunale, lungo il versante situato alla destra orografica, incontriamo alcune cime di particolare bellezza: il Mont Paillasse (2414 m), Chamoussière (2942 m), la Pointe de Ran (3272 m), la Boiule (3414 m) e la Pointe Blanche (3427 m), la punta più alta del Comune. Le punte più significanti del versante sinistro toccano invece i 3302 m della Becca de Tos; troviamo inoltre La Becca de Chamin o Du Merlo (2961 m), Le Grand Revers (3174 m), Feleumma (3213 m) e la Becca du Pré d’Amon (3234 m).

La vegetazione che ricopre i nostri pendii, assume la tipica connotazione alpina: a partire da 1000 metri circa, crescono abbondanti latifoglie dove betulle, frassini e qualche ontano costituiscono i ceppi dominanti. I pascoli ancora coltivati per le mandrie locali si insinuano negli spazi più pianeggianti e soleggiati. Man mano che la quota aumenta, il bosco si fa più fitto e prendono il sopravvento le conifere di ogni specie: abete rosso, larice, pino cembro sono tra le più note e crescono fino a 2000, 2200 metri. Oltre questa quota e fino a 2800 metri crescono rari arbusti e una vegetazione molto bassa, tipica alimentazione per la fauna selvatica. Prima delle nevi perenni si trovano solo muschi e qualche forma di lichene.

Abitualmente, quando si descrive la fauna di un territorio montano, si ha la consuetudine di riferirsi esclusivamente ad animali selvatici. E’ vero che sono forse più affascinanti e catturano molto più l’attenzione dell’occasionale visitatore, ma al fine di rimarcare la convivenza molto naturale, del tipico mondo selvatico e la quotidianità di una vita agreste è bene sottolineare la presenza di piccole fattorie dove vivono mucche, pecore, capre, cavalli e molti animali da cortile che spesso si cibano degli stessi pascoli dei parenti più nobili. Tra questi lo stambecco, il camoscio, la volpe, la marmotta, l’ermellino, l’aquila, il gipeto sono certamente gli animali che popolano il territorio circostante.

 

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