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Territorio

Territorio

Una superficie di circa 40 Kmq inserita nel più ampio contesto delle Alpi Graie.

Da questa collocazione geografica, si può immaginare un paese di montagna che scrive la sua storia in funzione della natura e della sua peculiarità. Una vallata alpina, contornata da montagne molto alte che costituiscono un naturale bacino dove l’uomo si è insediato, ha trovato le condizioni necessarie per vivere e ha fatto nascere un paese: Rhêmes-Saint-Georges. Sviluppandosi lungo l’asse centrale della Valle di Rhêmes, ne occupa la parte più bassa dove un corridoio naturale ospita al centro un torrente, ai lati del quale, si alternano prati, abitazioni, pascoli, alpeggi e montagne  . Questi sono gli elementi presenti da sempre che però nel tempo hanno assunto importanze diverse. Il visitatore potrà notare, per esempio, che i villaggi sorgono in posizioni sempre particolari: al riparo dalle valanghe e mai al centro dei prati. Ora, se la prima condizione può sembrare ovvia, quasi banale, la seconda è meno immediata. Entrambe costituiscono un confronto con le regole della natura; l’uomo ha imparato, con il tempo, dove far sorgere le proprie abitazioni e porle al riparo dal grande cataclisma che in montagna si chiama valanga. Perché no in mezzo ai comodi prati? Perché il prato è sempre stato riservato a foraggio, per le mucche, fonte primaria di sussistenza fino a pochi decenni fa. Altra particolarità di questo territorio, anche se ormai di difficile osservazione, sono residui di terrazzamenti e di ruscelli per l’irrigazione: i primi furono costruiti per recuperare ai ripidi pendii un po’ di superfice piana da adibire a coltivazione di patate e frumento. I ruscelli costituivano le condotte entro le quali portare l’acqua per irrigare i prati e ottenere un foraggio di buona qualità; era una rete capillare alla quale si dedicava periodica manutenzione (corvée) ed era attentamente regolamentata nell’uso. Attualmente è pressoché scomparsa e sostituita da irrigazione meccanica.

Esiste ancora, e l’amministrazione comunale intende valorizzarla al meglio, una fitta rete di sentieri e strade poderali. Il sentiero era la principale via di accesso che collegava i villaggi tra loro, i luoghi di lavoro, i boschi e gli alpeggi; oggi pur garantendo ancora questa possibilità è vista come una buona proposta di turismo naturalistico. Tra il villaggio più basso, a 1100 metri di altitudine e il più alto a 1600 metri circa, il territorio assume aspetti e morfologie diverse. Sono diversi i prati, i boschi di latifoglie si trasformano in boschi di conifere, le abitazioni assumono un aspetto più montanaro.

Pagina aggiornata il 11/03/2024

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